a cura di Camilla Falivena
Il D.Lgs. 502/92, successivamente modificato e integrato dal D.Lgs. 517/93, ha dato abbrivio ad un deciso riassetto istituzionale del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Una delle novità di maggiore portata della riforma è rappresentata dall’introduzione di logiche gestionali e contabili ispirate al modello privatistico. Ciò ha rappresentato il fulcro del processo di aziendalizzazione del SSN. Le allora Unità Sanitarie Locali e i presidi ospedalieri con almeno tre strutture di alta specialità ed un’organizzazione di tipo dipartimentale, hanno acquisito personalità giuridica pubblica e autonomia patrimoniale, contabile, gestionale, tecnica ed organizzativa, andando a costituire, rispettivamente, le Aziende Sanitarie Locali e le Aziende Ospedaliere. Oltre a stravolgere gli assetti organizzativi preesistenti, la nuova natura giuridica degli enti facenti parte del SSN ha comportato la necessità di un approccio alla gestione di stampo manageriale e ha modificato il fabbisogno informativo a supporto degli organi di governo. Alla contabilità economico-patrimoniale è stato così affiancato un sistema di contabilità analitica organizzata per centri di costo.
Nonostante i vincoli imposti dal Piano Sanitario Nazionale e dalla programmazione regionale, l’autonomia gestionale permette a ciascuna azienda di individuare autonomamente le strategie e le modalità operative più idonee al soddisfacimento del bisogno di salute della popolazione e al raggiungimento degli obiettivi assegnati, tenendo conto delle caratteristiche dell’ambiente interno ed esterno in cui opera. In primo luogo, si è reso necessario ricorrere ad attività di pianificazione aziendale. Già introdotta nel 1972 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la pianificazione nelle organizzazioni sanitarie è volta ad individuare, in prima battuta, i piani a medio-lungo termine e i programmi a breve termine e, successivamente, le risorse e le azioni necessari alla loro realizzazione. Al sistema di pianificazione e programmazione va affiancato un sistema di controllo di gestione. Il controllo non va inteso nell’accezione anglosassone di verifica formale a posteriori degli scostamenti tra i risultati conseguiti e i risultati attesi. Rappresenta, invece, una “guida” per il management aziendale in ogni fase di operatività attraverso meccanismi informativi di feed-back efeed-forward.
La crescente integrazione tra il momento della pianificazione strategica e quello del controllo operativo ha dato vita a sistemi di gestione della performance in continua evoluzione, nei quali la dimensione economico-finanziaria rappresenta sempre più il mezzo e sempre meno il fine. Da questi presupposti trae origine il paradigma della Value-Based Healthcare, nel quale il focus si sposta dall’organizzazione al paziente e il valore è inteso come il “risultato sanitario raggiunto per ogni unità di denaro spesa” (Porter e Teisberg,2006). Un approccio strategico, anche nei tagli dei costi se e quando necessari; la centralità del paziente nelle decisioni che si intende mettere in atto; l’utilizzo del controllo quale strumento di miglioramento continuo e gli investimenti in tecnologie sanitarie in grado di supportare efficacemente ed efficientemente i processi di erogazione dell’assistenza sanitaria rappresentano i punti cardinali per la gestione delle aziende sanitarie negli anni a venire.
A tal fine, è richiesta la partecipazione e la responsabilizzazione di tutti i soggetti che partecipano, a vario titolo, alle attività delle aziende sanitarie. La partecipazione e la responsabilizzazione di tali soggetti, a loro volta, richiedono la comprensione e la conoscenza – almeno di base – delle logiche sottostanti le esigenze informative e degli strumenti a supporto delle attività di programmazione e controllo.
Camilla Falivena, PhD, è Research Fellow presso il CERGAS SDA Bocconi. Insegna anche “Elementi di informazione e controllo delle aziende sanitarie” per il Master Online di I livello in Management per le funzioni di coordinamento nell’area delle Professioni Sanitarie presso UniCamillus.
Il Master mira a formare figure professionali volte a ricoprire la carica di “Manager Sanitario” con funzioni di supervisione e coordinamento in strutture sanitarie pubbliche e private.
Le lezioni vengono erogate in modalità e-learning con la possibilità di accedere alla piattaforma 24 ore su 24 e utilizzare, in qualsiasi momento, tutto il materiale didattico messo a disposizione dal corpo docente.
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