Roma sarà candidata ad ospitare, nel 2024, la Conferenza mondiale sulla Sindrome di Down. L’annuncio lo ha dato lunedì il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri: “Sono felice di apprendere che la Società Internazionale per la Ricerca sulla Sindrome Down, nella Conferenza appena conclusasi in California, ha approvato a larga maggioranza la candidatura di Roma ad ospitare la prossima edizione della Conferenza Mondiale nel 2024”.
Nonostante sia la più comune fra le anomalie genetiche che affliggono l’essere umano, non esistono a livello mondiale statistiche complete circa la popolazione affetta da Sindrome di Down. In Italia, le stime parlano di un bambino con Sindrome di Down ogni 1.200 nati. Un computo che, quindi, dovrebbe portare a 500 il numero dei nati con Sindrome di Down ogni anno e un totale generale di circa 38mila persone affette.
Elemento di riflessione: l’Associazione italiana delle Persone Down denuncia come solo il 13% dei Down abbia un lavoro e un regolare contratto.
La Sindrome di Down, nota come Trisomia 21, è un’anomalia genetica che si manifesta quando le cellule del soggetto affetto presentano tre copie, anzichè due, del ventunesimo cromosoma, il più piccolo fra i cromosomi umani.
Questa Sindrome causa un ritardo nelle capacità cognitiva dell’individuo e nella sua crescita fisica. Oltre le particolari caratteristiche del viso, fra le conseguenze più impattanti della Sindrome di Down, il 60-80% dei bambini affetti presenta deficit uditivi; e dal 40 al 45% cardiopatie congenite.
Aggiunge Gualtieri: “Una candidatura che abbiamo convintamente sostenuto per un evento che riunirà medici e ricercatori da tutto il mondo, ma che coinvolgerà anche le famiglie e il mondo del volontariato con interventi di formazione e informazione”.