Chi pensa che il ruolo dell’ostetrica sia solo quello di assistere il medico e la puerpera durante il parto si sbaglia di grosso. Tanto per cominciare, si parla di una professionalità di antichissima tradizione, della cui importanza già gli antichi Greci e Romani avevano contezza. Le prime basi delle pratiche più moderne sono state poste nel XVII secolo e da allora si sono via via evolute, fino ad arrivare ad oggi, dove questa figura professionale è ormai altamente specializzata. Dettaglio non indifferente peraltro è il fatto che oggigiorno anche gli uomini possono diventare ostetrici (sebbene statisticamente rappresentino una minoranza in questo campo): ad ulteriore riprova che questa branca della scienza medica è progredita di pari passo con l’evoluzione della società.
UniCamillus, attraverso il Corso di Laurea Triennale in Ostetricia, raccoglie idealmente questa enorme eredità scientifica, culturale e sociale, dell’importanza di prendersi cura delle donne partorienti, sviluppando la formazione didattica e pratica nei molteplici aspetti oggi implicati in questa professione. L’ostetrica (o eventualmente ostetrico) nella sua attuale accezione professionale promuove infatti anche l’educazione alla salute della donna in tutte le sue fasi della vita, oltre che del bambino nascituro e si prodiga all’occorrenza persino nella tutela dei genitori. Non a caso è sempre più consueto oggi trovare ostetriche che si occupano della cura globale della coppia, anche sotto gli aspetti della salute sessuale e riproduttiva e, in alcuni casi, anche nella prevenzione oncologica. Si tratta dunque di un ruolo divenuto ormai un autentico servizio per la collettività, che fornisce assistenza e consulenza, ma contribuisce anche alla formazione e alla ricerca. Chi consegue una laurea in ostetricia presso UniCamillus avrà dunque un titolo che abiliterà da subito non solo l’esercizio della professione per l’assistenza al parto, ma consentirà anche di lavorare attivamente per l’identificazione dei bisogni della salute delle donne-madri, dei bambini e anche delle famiglie.
E proprio questa formazione trasversale è uno degli aspetti maggiormente graditi da studentesse e studenti che negli anni passati hanno studiato presso l’Università Medica Internazionale di Roma. Come testimoniano i dati raccolti da AlmaLaurea per l’ultimo anno accademico conclusosi pochi mesi fa, l’82% ha ritenuto adeguato il carico di studio e più dell’85% si è detto soddisfatto dell’organizzazione delle lezioni e degli esami, con una larga approvazione del rapporto proficuo venutosi a creare con gli stessi docenti.
Nel corso di studi, come da normative ministeriali vigenti, vengono svolti tirocini professionalizzanti obbligatori, in aggiunta alle lezioni in aula, alle prove in laboratorio e alle attività seminariali organizzate dall’Ateneo. Al termine del percorso universitario, per l’ottenimento del titolo, oltre alla classica discussione della tesi di laurea, verrà effettuata anche una prova pratica abilitante alla professione. Il tasso di soddisfazione generale per questo corso sfiora il 90% di positività, soprattutto perché gli strumenti, le aule, i laboratori e tutte le attrezzature per le attività didattiche sono state ritenute buone e adeguate dall’80% circa dei frequentanti. Un motivo di orgoglio per UniCamillus, i cui investimenti nella formazione delle nuove generazioni di professionisti sanitari sono così ampiamente ripagati, anche guardando agli ottimi risultati conseguiti in seguito, in generale, da neo dottori e dottoresse in ambito lavorativo.
Per iscriversi ai test di ammissione c’è tempo fino al 2 ottobre. Le lezioni del primo anno inizieranno a novembre.