I tumori sviluppano meccanismi specifici di adattamento, modificando le loro caratteristiche metaboliche attraverso l’attivazione o l’inibizione di specifici pathways. Di questo tema ha parlato il Professor Giacomo Lazzarino – Associato in Biochimica presso l’Università UniCamillus – nella sua relazione dal titolo Molecular strategies for cancer growth: different cancer, different metabolic adaptation, presentata al 4th Workshop SIB group. L’evento, incentrato sul tema Tumor Biochemistry – Biochemical Dynamics in Tumor Microenvironment: new Insights and Implications, si è svolto a Catania il 16 e 17 settembre scorsi. Il docente dell’Università Medica Internazionale vi ha partecipato in qualità di Invited Speaker e ha ricevuto per il suo intervento la certificazione di Best Oral Communication.
L’incontro è stato rilevante nell’abito delle interconnessioni tra ricerca e medicina e ha avuto lo scopo di fornire informazioni riguardo le nuove scoperte e implicazioni delle dinamiche biochimiche nel microambiente tumorale. “Si è posta particolare attenzione sulle strategie di riprogrammazione del metabolismo cellulare messe in atto dalle cellule tumorali per crescere e proliferare”, spiega il Professor Lazzarino. “Gli studi presentati nella relazione – aggiunge – non solo hanno sottolineato come le diverse strategie adottate dai diversi tumori abbiano l’obiettivo comune di regolare gli stessi cicli metabolici con il fine di promuovere la proliferazione tumorale, ma hanno anche evidenziato alcuni potenziali bersagli molecolari per lo sviluppo di trattamenti terapeutici mirati”.
Interdisciplinarietà e interconnessione costante tra ricerca e medicina sono, non a caso, le strade principali che l’Università UniCamillus percorre tanto nell’attività didattica, quanto nel sostenere il lavoro dei propri ricercatori. “Credo sia fondamentale per un Ateneo come UniCamillus, che opera nel campo della scienze biomediche e della salute, essere partecipe attivamente alla ricerca scientifica – ha commentato il Professore – I molteplici obiettivi che si perseguono hanno in comune la necessità di identificare sempre più in anticipo i fattori di rischio, per prevenire l’insorgenza delle patologie, lo sviluppo di tecniche diagnostiche avanzate, per identificarne l’insorgenza nello stadio più precoce, e l’identificazione di terapie mirate, non solo per le diverse condizioni patologiche, ma soprattutto per il singolo paziente”.
I risultati conseguiti dal Professor Lazzarino sono quindi frutto proprio dell’intensa attività di ricerca di base e clinica sviluppata da UniCamillus, anche in collaborazione con altri Atenei (quanto presentato nella relazione premiata è stato prodotto insieme a gruppi di ricerca dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ndr). “Professori e ricercatori hanno la possibilità di migliorare la qualità della didattica di Ateneo – sostiene ancora il Professore – e di essere protagonisti attivi nei progressi della medicina, sviluppando collaborazioni con importanti gruppi di ricerca nazionali e internazionali”. E i vantaggi sono anche per gli studenti che “possono avere un accesso facilitato nel mondo della ricerca, con la possibilità di acquisire competenze scientifiche di alto livello e sviluppare un pensiero critico già durante il percorso di studio”.