“Innovazione e Tradizione in Medical Education”: al Convegno parla la Prof.ssa Barbara Tavazzi

Al Senato, la Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università UniCamillus parla di Medicina del Territorio

Il 2 ottobre scorso, nella prestigiosa Sala dell’Istituto di S. Maria in Aquiro, presso il Senato della Repubblica, si è tenuto il convegno dal titolo “Innovazione e Tradizione in Medical Education”, organizzato dal senatore Antonio De Poli e coordinato dalla senatrice Paola Binetti, con l’introduzione ai lavori del Prof. Andrea Lenzi. 
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di tutte le università romane, creando così un’importante occasione di confronto sul futuro della formazione medica, forse ancora troppo ancorata a vecchi paradigmi.

All’evento, a rappresentare l’Università UniCamillus è stata Barbara Tavazzi, Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia presso UniCamillus. Il suo intervento è stato incentrato sulla Medicina del Territorio, una medicina che deve avvicinarsi al paziente sostenendolo sia nella cura e nella prevenzione, e comunicando con lui in modo efficace.

L’educazione alla comunicazione col paziente comincia dalla formazione, tanto che presso l’Università Internazionale UniCamillus forniamo corsi di lingua gratuita sia in inglese che in italiano, con il necessario raggiungimento di un livello di padronanza linguistica che permetta ai nostri studenti di diventare medici che possono relazionarsi con tutti. E questo è tutto merito del nostro fantastico CLA – Centro Linguistico di Ateneo.

Ma se la lingua è importante per comunicare in ogni contesto territoriale, come gestire altre necessità attuali? Come possiamo bilanciare tradizione e innovazione nella formazione medica? Quali strategie adottare per fronteggiare la carenza dei medici di base? E come preparare i giovani medici ad affrontare un panorama sanitario in continua evoluzione?
Queste e altre riflessioni cruciali nell’intervento completo della nostra Prof.ssa Tavazzi, nel video a seguire.

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