ADMO e UniCamillus: uniti per salvare vite con la donazione di midollo osseo

Sono stati più di 150 gli studenti UniCamillus che hanno donato il proprio sangue per iscriversi al registro donatori. Il Rettore: “Una splendida pagina della nostra comunità accademica”.

Donare: non è un’espressione comunemente usata e realizzata, nonostante si tratti di un termine semplice e non ricercato. Donare è non aspettarsi nulla in cambio, sebbene la contropartita sia l’essere stati speciali per qualcuno. Donare è sempre profondamente emozionante, e ognuno dona ciò che vuole, o ciò che può. Ma se dicessimo che si può donare anche la speranza, o addirittura la vita, come suona?

Donare speranza e vita: è stato questo l’obiettivo comune che oggi ha visto protagoniste l’Università UniCamillus e ADMO – Associazione Donatori di Midollo Osseo. In questi giorni, oltre 150 studenti di UniCamillus hanno deciso di aderire al percorso per diventare potenziali donatori di midollo osseo, offrendo un’opportunità di vita a chi sta combattendo una dura battaglia per sopravvivere.

Un trionfo, non solo nei numeri, ma nell’umanità di questi giovani, che con un semplice gesto hanno dimostrato un’immensa solidarietà verso il prossimo.


Un incontro che cambia la vita

Tutto è cominciato con le giornate del 2 e 3 dicembre, quando UniCamillus ha ospitato i rappresentanti di ADMO – Regione Lazio per un evento di sensibilizzazione dedicato agli studenti di Medicina e Odontoiatria. Durante l’incontro, i responsabili dell’associazione hanno illustrato l’importanza della donazione di midollo osseo, risvegliando nei ragazzi un senso profondo di responsabilità e partecipazione. Questa esperienza, infatti, non si è limitata a informare, ma è stato un evento indimenticabile, impattante, che ha toccato le coscienze nel profondo, chiamando i presenti all’appello in quanto esseri umani. Appello a cui hanno risposto in tantissimi: oggi, 17 dicembre, quegli stessi studenti hanno deciso di mettersi in gioco, sottoponendosi a un prelievo di sangue per entrare nel registro dei donatori, aprendosi così alla possibilità di salvare vite umane. Un gesto niente affatto scontato, nonostante non comporti alcun rischio se non quello di sapere che qualcuno è tornato a sperare di avere un futuro.


Perché la donazione di midollo osseo è cruciale?

La donazione di midollo osseo spesso rappresenta l’unica speranza concreta per chi soffre di gravi malattie ematologiche e del sistema immunitario, come leucemie, linfomi, mielomi o aplasie midollari. Attraverso il trapianto, il sistema ematopoietico del paziente viene rigenerato grazie alle cellule staminali sane del donatore. Tuttavia, la compatibilità genetica necessaria rende questo processo estremamente complesso: solo una persona su 100.000 è geneticamente compatibile, e solo il 30% dei pazienti riesce a trovare un donatore all’interno della propria famiglia.

È qui che entra in gioco il lavoro straordinario di ADMO, che sensibilizza sull’importanza di ampliare il registro dei donatori: ogni nuova iscrizione può significare una possibilità in più di salvare una vita. Ed è qui che entra in gioco anche l’umanità dei nostri studenti, che decidono di iniziare un percorso fatto di più step consecutivi.

La donazione è sicura, volontaria e anonima, e può avvenire in tre modalità: prelievo da sangue periferico, opportunamente preparato, la tecnica più diffusa e meno invasiva; prelievo dalle creste iliache, eseguito in anestesia generale o locale; donazione del sangue cordonale, una scelta disponibile per le madri al momento del parto.

Oggi 17 dicembre, il primo step ha avuto luogo: è così che presso l’Ateneo, un camper mobile e un gazebo di ADMO hanno accolto gli studenti per il prelievo di sangue necessario alla tipizzazione, il processo che analizza il profilo genetico e inserisce i donatori nel registro nazionale. Grazie a questo semplice gesto, molti di loro sono diventati una potenziale ancora di salvezza per chi ne ha bisogno, fondamentale per ridare gioia e speranza a tanti pazienti e alle loro famiglie.

«Questi studenti non hanno solo dimostrato di essere futuri medici preparati, ma soprattutto esseri umani di straordinaria sensibilità – afferma Gianni Profita, Rettore di UniCamillus – Donare una possibilità a chi lotta per sopravvivere è il gesto più nobile che si possa compiere. Sono orgoglioso di loro: oggi hanno scritto una pagina bellissima della nostra comunità universitaria e, sicuramente, anche del loro percorso individuale di vita».

«Siamo molto felici di come sono andati gli incontri informativi sulla donazione del midollo osseo con gli studenti di UniCamillus: molti di loro hanno risposto positivamente alla nostra richiesta di iscrizione al registro e tanti altri ci hanno chiesto altre informazioni o raccontato le loro storie – racconta Antonella Brandimarte, Responsabile Admo-Regione Lazio – È molto importante per ADMO approcciare direttamente con chi rappresenta il nostro futuro, nell’età giusta in cui si può prendere coscienza del problema e in cui si può realizzare la possibilità di poter fare qualcosa per gli altri. Ringraziamo anche i professori che hanno promosso l’iniziativa dimostrando grande attenzione al tema della donazione e dando un grande esempio ai propri studenti».


UniCamillus e ADMO: la solidarietà si fa doppia

Fondata nel 1990 a Milano, ADMO si dedica con passione alla sensibilizzazione sul valore della donazione di midollo osseo: attraverso incontri e campagne, l’associazione lavora per incrementare le iscrizioni al registro, offrendo speranza a chi combatte malattie gravissime. L’Università UniCamillus, dal canto suo, non poteva non rispondere all’appello, essendo nella sua stessa anima un Ateneo con una forte mission umanitaria.

UniCamillus e ADMO sono due rami dello stesso albero: si sviluppano in direzioni diverse, ma attingono alla stessa radice, ovvero il desiderio di salvare vite umane. Se ADMO sensibilizza e fornisce supporto per trovare donatori compatibili, UniCamillus forma i professionisti della salute che un giorno potrebbero essere direttamente coinvolti nel compiere questi trapianti salvavita. Insieme, contribuiscono a costruire un sistema in cui conoscenza, altruismo e cura del prossimo si uniscono per creare una società che sia davvero “migliore”.

La collaborazione tra l’Università UniCamillus e ADMO dimostra come la sensibilizzazione possa trasformarsi in azione concreta: grazie al gesto altruista dei nostri studenti, altre vite potranno essere salvate. Come ricorda il motto di ADMO: “Donare a un familiare è un dovere. Donare a uno sconosciuto è un puro atto d’amore”.

E per questo “puro atto d’amore”, non possiamo che ringraziare dal profondo i nostri studenti: per aver accettato, per essere così straordinari, per averci “donato” (per l’appunto!) una testimonianza di come si possa fare davvero la differenza.

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