Ricorre oggi, 12 maggio, la giornata internazionale dell’Infermiere. Come ogni anno, dal 1965, in tutto il mondo si celebra una figura professionale essenziale nell’assistenza sanitaria, per il contributo dato all’intera società. La scelta di far cadere la ricorrenza stabilmente in questa data risale al 1974, quando si decise di commemorare l’anniversario della nascita di Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910), considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica. Ogni anno il Consiglio internazionale degli infermieri (ICN) sceglie un tema per le celebrazioni e per diffondere nei diversi ambiti socio-culturali l’importanza della figura dell’infermiere nella cura dei pazienti.
In Italia, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) ha scelto quest’anno come slogan “Il talento degli infermieri, arte e scienza in evoluzione”. L’intento è quello di sottolineare la rilevanza del ruolo dell’infermiere soprattutto nel rapporto quotidiano, di fiducia e relazione con gli assistiti, perché “il tempo delle relazioni” è a tutti gli effetti “tempo di cura”.
La professione infermieristica è infatti intrisa di cultura, di scienza, e di rilevanza sociale. In questi ultimi anni, caratterizzati dalla pandemia, si è messo ancora più in mostra come il ruolo dell’infermiere non sia solo un perno dell’intero , ma un punto di riferimento per l’intera comunità. E questa giornata è l’occasione migliore per tutti i lavoratori di questo settore per ribadire soprattutto l’elevata qualità professionale e che l’intera categoria degli infermieri rappresenta.