“Serve subito un ‘piano di recupero’ dell’oncologia, per colmare i ritardi nell’assistenza ai pazienti oncologici, che vada dalla diagnosi alla chirurgia, alla terapia medica fino alla radioterapia”.
A lanciare l’appello Saverio Cinieri, Presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Medica, constatando i ritardi su diagnosi e cure prodotte dalla pandemia da Covid. “I danni per le persone colpite da cancro – spiega Cinieri – rischiano di essere molto gravi, in quanto il successo delle cure dipende anche dai tempi brevi entro cui viene eseguito l’intervento chirurgico”.“Senza un’adeguata programmazione, che preveda l’assegnazione di risorse e personale dedicato, le oncologie del nostro Paese non saranno in grado di affrontare l’ondata di casi di cancro in fase avanzata stimati nei prossimi mesi e anni. In queste settimane, la nuova ondata della pandemia causata dalla variante Omicron sta mettendo in crisi la gestione dei reparti di oncologia e l’attività chirurgica programmata è stata sospesa o rallentata, poiché le terapie intensive sono occupate da pazienti con Covid”.
Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 377mila nuovi casi di tumore. L’alto livello dell’assistenza oncologica nel nostro Paese è evidenziato dalle percentuali di sopravvivenza a 5 anni, che raggiungono il 65% nelle donne e il 59% negli uomini. Inoltre, in sei anni (2015-2021), si è osservato un calo complessivo della mortalità per cancro del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne.Tuttavia va evidenziato come nel 2020 “le nuove diagnosi di neoplasia si siano ridotte dell’11% rispetto al 2019, i nuovi trattamenti farmacologici del 13%, gli interventi chirurgici del 18%.
Non solo – si legge ancora nella nota diffusa dal’AIOM – Gli screening per il tumore della mammella della cervice uterina e del colon retto hanno registrato una riduzione di due milioni e mezzo di esami nel 2020 rispetto al 2019. Sono state stimate anche le diagnosi mancate: oltre 3300 per il tumore del seno, circa 1300 per il colon-retto (e 7474 adenomi in meno) e 2782 lesioni precancerose della cervice uterina”. “Le neoplasie, non rilevate nel 2020, ora stanno venendo alla luce, ma in stadi più avanzati e con prognosi peggiori rispetto al periodo precedente la pandemia – spiega il Presidente Cinieri -. Inoltre, queste patologie presentano anche un carico tumorale maggiore, cioè metastasi diffuse, con quadri clinici che non vedevamo da tempo”.
Dati importanti che assumono un rilievo ancora maggiore nella ricorrenza della giornata mondiale contro il Cancro, istituita dalla Union for International Cancer Control e che si svolge ogni anno il 4 febbraio. L’obiettivo della ricorrenza è prevenire milioni di morti ogni anno aumentando la consapevolezza e l’educazione sul cancro e spingendo i governi e le persone in tutto il mondo ad agire contro la malattia. In Italia già da oggi, in più di 7.000 punti vendita su tutto il territorio nazionale, sarà possibile scegliere le ‘Arance rosse per la ricerca’: per ogni confezione venduta, verranno donati all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, 0,50 euro. Solo nel 2021 sono stati donati oltre 310.000 euro alla ricerca grazie a questa iniziativa.