A cura di Maria Concetta Pellicciari, Docente di UniCamillus
In occasione della Giornata Mondiale del Sonno (World Sleep Day), oggi celebriamo il sonno, una condizione che caratterizza circa un terzo della nostra esistenza.
L’iniziativa promossa dalla World Sleep Society (https://worldsleepsociety.org), che per questa edizione ha adottato lo slogan “sonno regolare, futuro sano”, mira a sensibilizzare a livello internazionale sull’importanza del sonno quale stato neurofisiologico di rilievo nel contribuire ad una ottimale qualità di vita.
È ormai consolidata la conoscenza che il sonno rappresenti, sia da un punto di vista comportamentale che da un punto di vista neurofisiologico, un processo dinamico, attivo e complesso, la cui qualità risulta significativamente correlata a diverse variabili, quali lo stile di vita, l’età, lo stato di salute e la presenza di una possibile patologia.
Una scarsa qualità del sonno e più nello specifico i disturbi del sonno sono considerati tra i principali problemi di salute, con una incidenza del 45% nella popolazione mondiale e con un rilevante impatto sul benessere delle persone. Abilità cognitive e funzioni psicomotorie rappresentano solo alcuni dei domini del funzionamento del nostro cervello che possono essere alterati da un disturbo del sonno. In un contesto più ampio, a livello dell’intero organismo, malattie cardiovascolari, demenza, obesità, diabete, dolore cronico, depressione, ansia costituiscono condizioni cliniche strettamente correlate con alcuni disturbi del sonno, in una stretta interazione reciproca.
A tal riguardo nell’ambito della medicina del sonno, ricercatori in tutto il mondo sono attualmente impegnati nel valutare l’impatto del COVID-19 sulla qualità del sonno non solo dei pazienti affetti da sindrome respiratoria ma anche sulla presenza di disturbi del sonno e delle variabili ad essi correlati riscontrabili nella popolazione generale sottoposta a lockdown e nel personale sanitario coinvolto nella gestione clinica dell’emergenza pandemica.
Riconoscere l’importanza del sonno per una buona qualità della vita ed individuare i fattori che possono determinare l’insorgenza di un disturbo del sonno, al fine di una loro rapida prevenzione, rappresenta oggi più che mai nel passato non solo un ambito di studi per la ricerca sperimentale e di interesse in ambito clinico, ma un’emergenza per garantire un “futuro sano”.
Maria Concetta Pellicciari, insegna Fisiologia nei Corsi di Laurea Medicina e Chirurgia, Ostetricia, Tecniche di Laboratorio Biomedico e Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia di UniCamillus.
È Docente anche per i Master On-line dell’Ateneo che ha ampliato l’offerta formativa garantendo così la conciliazione con gli impegni di vita e il lavoro, la flessibilità di orari e una maggiore praticità nella gestione delle attività didattiche.
I Master On-line di UniCamillus, inoltre, offrono una molteplicità di servizi tra cui videolezioni in differita, materiale didattico da scaricare e test di autovalutazione messi a disposizione nell’apposita piattaforma telematica dell’Università.