Bella è bella: è un dato evidente, tanto che ha vinto il titolo di più bella d’Italia! Ma non è solo bella Miss Italia 2023, la 19enne Francesca Bergesio, piemontese della provincia di Cuneo che è iscritta al primo anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia presso UniCamillus di Roma.
Ha le idee chiare Francesca, con il sogno di salvare vite umane da quando era bambina, e con la grinta di chi non accetta che ci si fermi solo all’apparenza.
Disponibile nonostante i suoi mille impegni dovuti all’importante corona ricevuta, Francesca ha scambiato quattro chiacchiere con l’ufficio stampa di UniCamillus, parlandoci un po’ di sé e di quali sono i suoi obiettivi.
Il titolo di Miss Italia è freschissimo! Immagino che tu sia piena di impegni! Hai già in mente come bilanciare questo momento frenetico con i tuoi studi all’Università?
«Certo che sì! Sono una ragazza molto determinata e testarda: quando ho in mente un obiettivo, devo raggiungerlo anche a costo di non dormire la notte e di fare tantissimi sacrifici! Sicuramente il percorso universitario di Medicina è molto diverso da quello che può aprire Miss Italia, ma voglio percorrerli entrambi, perché so che da entrambi posso imparare tanto, e che tanto possono darmi.»
Ti sei appena immatricolata in UniCamillus: hai già pensato a quale sarà il tuo primo esame?
«In realtà non ho ancora cominciato a frequentare: è stato un periodo molto stressante. Nella prossima settimana, però, non vedo l’ora di raggiungere il Campus per iniziare a conoscerlo e a viverlo.»
Medicina: una scelta fatta dopo il liceo o un sogno nel cassetto da sempre?
«Non ho medici in famiglia, ma ho sempre sognato di fare il medico, sin da bambina. E, come vedi, non ho mai cambiato idea! Ho studiato davvero a fondo per superare il test d’ingresso e iscrivermi a questo corso di laurea. Il mio sogno è quello di salvare vite: è una grandissima responsabilità, ma sono certa che dia anche tantissime soddisfazioni!»
Hai in mente una specializzazione in particolare?
«Sì, mi affascina molto il mondo della cardiochirurgia…»
Perché hai scelto di studiare a UniCamillus? C’è qualcosa che ti ha colpita del nostro ateneo?
«Soprattutto la possibilità di studiare Medicina in lingua inglese. È una grandissima opportunità, che apre ai giovani tantissime porte, permettendo loro di avere più chance, in Italia e all’estero.»
ll gap di genere nelle scienze mediche si sta sempre più riducendo, con più donne presenti nella ricerca e nell’esercizio di queste professioni: hai un modello femminile a cui ti ispiri?
«Certo, Elena Cattaneo! Sono felice che tu mi abbia fatto questa domanda, perché il tema delle donne mi è molto caro: a Miss Italia ho portato anche un monologo contro la violenza di genere. Noi donne dobbiamo credere di più in noi stesse, e solo questo ci porterà alla tanto agognata parità di genere, adesso purtroppo ancora lontana. Non posso negare, però, di essere felice di tutti i passi avanti che si stanno facendo, soprattutto in campo medico: prima le materie scientifiche erano appannaggio esclusivo degli uomini, e ora non è più così. E spero che vada sempre meglio, perché noi donne abbiamo il diritto di studiare, di appassionarci e di partecipare attivamente al progresso scientifico».