“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Con queste parole si apre la Dichiarazione Universale dei diritti umani, votata a Parigi il 10 dicembre del 1948, e proprio per riaffermarne il valore universale ogni anno, il 10 dicembre, si celebra la Giornata Mondiale dei diritti umani. E il tema scelto per la ricorrenza di quest’anno si rifà proprio alla prima frase della Carta.
I principi di uguaglianza e non discriminazione sono al centro dei diritti umani, tanto è vero che, come spiegano proprio le Nazioni Unite “l’uguaglianza è allineata con l’ Agenda 2030 e con l’approccio definito nel documento quadro dal titolo ‘Non lasciare indietro nessuno: uguaglianza e non discriminazione al centro dello sviluppo sostenibile’. Ciò include affrontare e trovare soluzioni per forme di discriminazione profondamente radicate che hanno colpito le persone più vulnerabili nelle società, comprese donne e ragazze, popolazioni indigene, persone di origine africana, persone LGBT, migranti e persone con disabilità, tra gli altri”.
Uguaglianza, inclusione e non discriminazione, in altre parole sono visti come il modo migliore per ridurre le disuguaglianze e riprendere il percorso verso la realizzazione dell’Agenda 2030.
“Da dove iniziano, dopo tutto, i diritti umani universali? – si chiedeva Eleanor Roosevelt nel suo famoso discorso per il decennale della firma della dichiarazione, nel 1958 – In posti piccoli, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. A meno che questi diritti non abbiano significato lì, hanno poco significato da nessuna parte. Senza un’azione concertata dei cittadini per sostenerli vicino a casa, cercheremo invano progressi nel mondo più ampio”.
Oggi, invece, a sottolineare l’”eccezionale rilevanza” di questa giornata è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni – ha osservato il Capo dello Stato – La crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità”.
“Occorre oggi ribadire il carattere universale, inalienabile, indivisibile e interdipendente dei diritti umani, perché il loro godimento da parte di tutti è una condizione imprescindibile per uno sviluppo autenticamente sostenibile. Le società capaci di offrire a tutti opportunità per realizzare pienamente il proprio potenziale sono società più inclusive, libere e prospere, dunque più resilienti”, ha concluso.
Al fine di tenere alta l’attenzione sul tema, le Nazioni Unite hanno previsto la realizzazione di eventi in tutto il mondo, a partire da un Q&A a Ginevra con l’Alto Commissario Michelle Bachelet, che, in un evento on line fruibile sulle diverse piattaforme dell’UN, risponderà alle domande sui diritti umani e l’uguaglianza. Previsti eventi divulgativi anche in Costa Rica, Camerun, Ucraina, Trinidad e Tobago e nel sud est asiatico.