Roma, 27 novembre 2024 – Malattie cardiovascolari, parte il secondo step del progetto pilota di prevenzione di comunità “On line – on life” sugli over 65 presso la Parrocchia SS Mario e Famiglia Martiri.

Il Prorettorato alle Politiche di Innovazione Sociale dell’Università di Roma Tor Vergata, la Terza Missione di UniCamillus, in collaborazione con la Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, la Fondazione Longevitas e Salute e Società ODV, comunicano l’avvio della seconda fase del progetto di prevenzione di comunità “On line – on life”, che proseguirà a partire dalla settimana del 2 dicembre e fino al 7 dicembre 2024 presso la Parrocchia SS Mario e Famiglia Martiri in via del Ponte delle Sette Miglia 245 a Roma.

Dopo il successo della prima fase, che ha visto coinvolti numerosi anziani nelle prime attività di screening, questa nuova fase si concentra su un ulteriore coinvolgimento di circa 300 over 65 frequentatori della parrocchia.

Le visite seguiranno il modello già applicato precedentemente, con un focus particolare sulla salute cardiovascolare, fondamentale per la popolazione anziana, spesso affetta da malattie croniche non diagnosticate.

“La prevenzione di comunità è un approccio che si fonda sulla collaborazione tra professionisti sanitari e comunità, creando una rete di supporto e assistenza che coinvolge ogni aspetto della vita sociale e associativa. Proseguiamo con questo progetto, che ha già dato ottimi risultati nelle fasi precedenti, coinvolgendo direttamente la comunità dei frequentatori della parrocchia e ampliando il nostro impegno a livello territoriale,” afferma il Professor Alessandro Boccanelli, coordinatore scientifico del progetto.

Nel contesto della popolazione anziana, la prevenzione cardiovascolare è essenziale: secondo i dati più recenti, l’87% degli over 65 anni soffre di almeno una cronicità, e la metà di loro vive con una condizione di salute compromessa.

Il progetto prevede, infatti, la somministrazione di un questionario anamnestico per raccogliere informazioni sulla storia clinica e sociale dei partecipanti, seguito da una serie di esami diagnostici, tra cui elettrocardiogramma, ecocardiogramma e auscultazione cardiaca con stetoscopio digitale.

“Progetti come questo sono un esempio di come l’Università possa rispondere concretamente ai bisogni sociali e sanitari delle persone anziane, intervenendo direttamente nei territori e nelle comunità locali per promuovere benessere e salute,” aggiunge Rosaria Alvaro, Prorettrice alle Politiche di Innovazione Sociale di Roma Tor Vergata.

Il progetto, che coinvolge gli studenti del corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Roma Tor Vergata, si estenderà successivamente ad altre strutture e aggregazioni sociali, mirando a creare un modello di prevenzione e diagnosi precoce che metta in relazione Terza Missione delle Università, Società Scientifiche ed enti del Terzo Settore.

La salute cardiovascolare e il benessere dell’anziano sono influenzati da un intreccio complesso di fattori clinici e socio-economici.

Il progetto in corso si propone di esplorare anche come questi due ambiti, apparentemente distinti, siano in realtà strettamente connessi, e di sviluppare una nuova comprensione della ‘fragilità socio-economica’. In particolare, l’Università UniCamillus è impegnata nel mettere in relazione la vulnerabilità sociale ed economica con quella legata alla salute, offrendo una lettura integrata che includa anche variabili relazionali, affettive e socio-culturali.

“La nostra ricerca mira a valutare i ‘beni relazionali’ delle persone anziane, per ampliare il concetto economico di ricchezza, includendo la dimensione sociale e relazionale come parte fondamentale della fragilità. Questa prospettiva innovativa aiuterà a ridefinire la nozione di fragilità socio-economica, e potrà rivelarsi cruciale per migliorare l’approccio alla salute e al benessere della popolazione anziana,” afferma Donatella Padua, Professoressa Associata di Sociologia e Delegata alla Terza Missione di UniCamillus, Università Medica Internazionale.

“La prevenzione nelle comunità è cruciale in un Paese come il nostro, dove l’87% degli over 65 ha almeno una cronicità, e il 60% ne ha due o più,” sottolinea la Dottoressa Eleonora Selvi, Presidente della Fondazione Longevitas. “Riuscire a intercettare precocemente le patologie cardiovascolari e altre malattie croniche è fondamentale per migliorare la qualità della vita e rendere il nostro sistema sanitario più sostenibile. In questo contesto, l’approccio comunitario ci permette di raggiungere una fascia di popolazione che spesso è più difficile da coinvolgere.”

Il progetto di screening mira a identificare malattie cardiovascolari molto diffuse nella popolazione anziana, come fibrillazione atriale, scompenso cardiaco e malattie valvolari, contribuendo a una diagnosi precoce che possa prevenire complicazioni future.

Si ringraziano: Esaote e General Electric, partner tecnici del progetto.


Ufficio Stampa Fondazione Longevitas