L’Ateneo Medico di Roma ottiene una borsa di ricerca per studio su malocclusioni e curva di Wilson.
Nel panorama sempre più competitivo della ricerca odontoiatrica e ortodontica, l’Università UniCamillus di Roma si distingue come una delle istituzioni di punta a livello mondiale. Grazie al suo impegno costante nella promozione della ricerca scientifica e tecnologica, UniCamillus ha ricevuto il prestigioso riconoscimento da parte dell’azienda americana di ortodonzia Align Technology nell’ambito del suo Annual Research Awards Program.
Con una borsa di ricerca assegnata nell’ambito del programma del 2023, l’Università Medica Internazionale UniCamillus ha ottenuto un finanziamento significativo per sostenere progetti innovativi volti a migliorare la cura dei pazienti nei settori dell’ortodonzia e dell’odontoiatria.
Il progetto UniCamillus: malocclusioni, curva di Wilson e tecniche di correzione
A catturare l’attenzione d’oltreoceano fra i tantissimi progetti proposti da ogni parte del mondo, il progetto di ricerca condotto dalla Prof.ssa Roberta Lione, docente presso UniCamillus nonché esperta in diagnosi e terapia delle malocclusioni in pazienti in crescita e adulti. Ed è proprio su questo che verte il progetto premiato a livello mondiale.
Perché si possa avere una buona dentatura e una masticazione efficiente, non basta che i denti siano semplicemente “dritti”: occorre infatti che la chiusura tra arcata dentale superiore e inferiore coincidano quando si uniscono. Per questo, è fondamentale la cosiddetta “curva di Wilson”, ossia una linea immaginaria che descrive l’andamento dei denti posteriori (molari e premolari) da sinistra a destra: questi, infatti, non sono tutti alla stessa altezza, e la curva di Wilson ideale rende più efficace la masticazione. Su questa curva si concentra il progetto di ricerca della Prof.ssa Lione, dal titolo “Wilson curve modification in young adults: comparison between Invisalign system and continuous arch wire treatment” (“Modifica della curva di Wilson nei giovani adulti: confronto tra il sistema Invisalign e il trattamento multibrackets ad arco continuo”).
«Il fine del progetto di ricerca è quello di analizzare gli effetti della terapia ortodontica condotta attraverso la tecnica degli allineatori trasparenti. La biomeccanica con gli allineatori trasparenti richiede visualizzazione strategica e conoscenze aggiornate. Per tale motivo è necessario esaminare e comprendere in profondità le differenze tra la terapia ortodontica convezionale multibrackets e la terapia ortodontica con allineatori trasparenti. Lo scopo della ricerca è proprio quello di confrontare le due tecniche per visualizzarne i differenti effetti e massimizzare gli step terapeutici – afferma la Prof.ssa Lione – Gli obiettivi specifici sono quelli di valutare l’efficacia della terapia con allineatori nella gestione di un aspetto fondamentale della dimensione trasversale del paziente in dentatura permanente. La curva di Wilson è un parametro importante che molto spesso maschera difetti di coordinamento trasversale tra l’arcata superiore e quella inferiore, influenzando tutta la chiusura della bocca».
Ma esiste un’occlusione dentale ideale? «Assolutamente sì – risponde la Lione – e, al di là delle caratteristiche tecniche, mi piace descrivere l’occlusione ideale ai miei pazienti utilizzando aggettivi più comprensibili, ma ugualmente veritieri. La letteratura ci insegna che l’occlusione ideale deve essere stabile nel tempo, funzionale cioè garantire le corrette funzioni della bocca come masticazione, deglutizione e fonazione e al tempo stesso deve rispettare le regole estetiche in accordo con le caratteristiche peculiari di ogni paziente».
La Prof.ssa Lione tiene inoltre a sottolineare i contributi delle altre colleghe del team che hanno collaborato al progetto vincitore. «Il nostro è un team di ricerca tutto al femminile, guidato dalla Prof.ssa Paola Cozza e consolidato ormai da decenni di collaborazione. Con la Dott.ssa Pavoni, la Dott.ssa Gazzani e tante altre colleghe esperte lavoriamo tutti i giorni alla raccolta dei campioni di studio per migliorare la qualità e la predicibilità delle nostre terapie ortodontiche e per garantire risultati buoni e stabili ai nostri pazienti. Per il nostro team, la clinica e la ricerca scientifica sono un binomio inscindibile che aiutano a migliorare la professione straordinaria dell’ortodontista e a promuovere strategie terapeutiche evidence based».
Per il futuro, per la Prof.ssa Lione le opzioni di ricerca più promettenti sono legate «all’implementazione del workflow digitale in tutti i campi dell’odontoiatria, per garantire non solo risultati migliori, ma anche esperienze più piacevoli per i pazienti e all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nei processi terapeutici in odontoiatria».
Oltre a UniCamillus, anche un altro ateneo italiano è stato premiato da Align Technology: parliamo dell’Università Statale di Milano. Ben due università nostrane in 11 atenei di tutto il mondo: una riprova del fatto che la ricerca in Italia si fa, e si fa anche più che bene!
Altri due progetti UniCamillus premiati nel 2022
Inoltre, non è la prima volta che la Prof.ssa Lione e UniCamillus vincono questo finanziamento per la ricerca. Nel 2022 sono stati ben due i progetti di ricerca che hanno reso il nostro Ateneo meritevole di ricevere gli stessi riconoscimenti nella stessa occasione, uno intitolato “Effetti dell’IPR mediante sistema di strisce oscillanti meccaniche su strutture biologiche: una valutazione qualitativa”; l’altro dal titolo “Valutazione cefalometrica della distalizzazione sequenziale mandibolare con Invisalign in pazienti di classe III”.
L’apertura del programma per il 2024 da parte di Align Technology offre ulteriori opportunità per continuare a promuovere l’innovazione e l’avanzamento nella ricerca odontoiatrica e ortodontica a livello mondiale. E UniCamillus non si tira indietro, anzi: con il suo impegno continuo nella ricerca, il nostro Ateneo continua a guidare il settore verso nuove scoperte e soluzioni per migliorare la salute dentale e il benessere dei pazienti.