Per decenni, è stato l’ospedale della maternità dei romani: il Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina è da sempre il punto di riferimento di Roma, soprattutto per le nascite. Sta nel cuore vero della città, sull’Isola Tiberina, appunto, e sorge sulle rovine dell’antico tempio di Esculapio, ovvero del semidio greco-romano divenuto poi dio della medicina.
Giunto sull’orlo del fallimento, grazie all’attività del patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, da alcuni giorni si sono riaccese le speranze di un rilancio della struttura.
Forse è stata l’ultima operazione di charity di Del Vecchio prima della scomparsa, avvenuta pochi giorni fa a seguito di una polmonite. Si passa dalla gestione della Società Isola Tiberina a quella della Gemelli Isola SpA, società creata dalla Fondazione Policlinico Gemelli in collaborazione con Luxottica che, nella nuova struttura, ha messo ben 100 milioni di euro, sostenendo, quindi, di fatto, i costi economici del rilancio.
Il centro di Roma ha già perso negli anni scorsi l’Ospedale San Giacomo, dietro via del Corso, che era una struttura di emergenza funzionale al centro per romani e turisti. Chiuso il San Giacomo nell’ambito della razionalizzazione della rete ospedaliera, il “peso sanitario” del centro storico si è diviso sul Fatebenefratelli e sul Policlinico Universitario Umberto I. La crisi economica, però, aveva portato la struttura dell’Isola Tiberina a un passo dal fallimento, scongiurato proprio dall’intervento di Del Vecchio.
E forse non è un caso, a inizio anno, Papa Francesco, in udienza, ha detto: “Trovo molto bello e coraggioso che, nel mondo attuale spesso segnato dall’individualismo e dall’indifferenza, alcuni imprenditori abbiano a cuore il servizio di tutti. Il bene comune sia metro delle scelte d’impresa”.