Dal 2 all’8 ottobre si pone l’attenzione sulla dislessia e sui problemi correlati. Il Prof. Acciarino ci parla dello Sportello DSA di UniCamillus
La Settimana Nazionale della Dislessia (dal 2 all’8 ottobre 2023) organizzata da AID (Associazione Italiana Dislessia) in concomitanza con la European Dyslexia Awareness Week, promossa a sua volta dall’EDA (European Dyslexia Association).
L’iniziativa è giunta alla sua VIII edizione, e prevede in tutta Italia un fitto calendario di eventi dedicati proprio alla sensibilizzazione nei confronti di chi soffre di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e dei loro diritti.
Il titolo di questa edizione è “Leggere libera tutti: diritti verso l’apprendimento”, e punta l’attenzione sulla legge 170/2010 che riconosce i diritti degli studenti con DSA ad accedere alla cultura e alla conoscenza rispettando le proprie caratteristiche. Con la legge 25 del 2022, tali diritti sono stati estesi anche ai lavoratori.
La più nota fra i vari DSA è la dislessia, termine spesso utilizzato erroneamente per indicare anche gli altri, ma il panorama di questi problemi dell’apprendimento è molto più ampio e dettagliato.
Nello specifico, i DSA più diffusi sono i seguenti:
- Dislessia. È la difficoltà a riconoscere le lettere dell’alfabeto quando si legge, con annessa difficoltà a far corrispondere segni grafici e suoni.
- Disortografia. Si tratta della difficoltà a scrivere in modo ortograficamente corretto, perché non si riescono a riconoscere i suoni che dovrebbero dunque essere traslati in parole scritte.
- Disgrafia. In questo caso, la scrittura è poco leggibile, perché il disgrafico ha difficoltà ad orientare la calligrafia nello spazio del foglio, oltre a non riuscire a scrivere parole della stessa grandezza.
- Discalculia. In questo caso, la difficoltà è di tipo matematico, con problemi nel comprendere ed operare con i numeri.
Dai DSA non si guarisce, perché non sono una malattia: chi è affetto da DSA ha semplicemente un funzionamento diverso del cervello, differente anatomicamente dagli altri. Non si tratta di danni, ma di un diverso assetto delle reti neurali. Per questo, il bambino con DSA sarà anche un adulto con gli stessi bisogni.
DSA e Università: il Prof. Adriano Acciarino parla dell’impegno UniCamillus
Il DM del 12 luglio 2011 elenca gli interventi didattici che garantiscano il diritto di studio agli studenti con DSA. A livello universitario, esso stabilisce che sia necessario assicurare l’accoglienza, il tutoraggio e la mediazione con l’Ateneo.
Presso UniCamillus, è stato istituito uno Sportello dedicato agli studenti con DSA, ed è stato affidato al Prof. Adriano Acciarino, psicologo e dottore di Ricerca in Psicologia e Neuroscienze nonché docente di Pedagogia Generale e Sociale presso i Corsi di Laurea in Ostetricia e Infermieristica dell’Ateneo. È proprio a lui che abbiamo rivolto alcune domande al riguardo.
Di cosa si occupa lo Sportello DSA di UniCamillus?
«Lo Sportello si occupa di accogliere gli studenti e le studentesse, e di comprendere i loro bisogni educativi specifici. Si fornisce loro un supporto personalizzato allo studio, cercando i canali più funzionali per quella specifica persona. Da psicologo, cerco di attuare un approccio di ascolto attivo e di pedagogia orientata all’apprendimento da parte del discente, che deve costruire autonomamente le proprie conoscenze. Lo Sportello è attivo due giorni a settimana, con la possibilità di prenotare un incontro anche in altre giornate tramite la webapp di UniCamillus.»
Com’è nata l’idea di questo Sportello?
«Era diverso tempo che noi docenti, insieme ai coordinatori di corso e all’amministrazione di UniCamillus, stavamo progettando dei servizi che prendessero in carico in maniera più personalizzata gli studenti. Lo scorso febbraio abbiamo deciso di far partire un servizio di tutoraggio didattico, tuttora attivo, per venire incontro ai bisogni didattici di ogni tipo di studente. Avendo notato l’affluenza di diversi studenti con certificazione DSA, nonché la loro voglia di migliorarsi e la loro perseveranza nello studio, abbiamo deciso di istituire su un servizio più specifico a loro dedicato, arrivando a organizzare uno sportello che permettesse loro di presentarsi senza necessità di prenotazione.»
Uno Sportello di recente formazione, ma UniCamillus presta attenzione agli studenti con DSA da anni…
«Assolutamente sì: UniCamillus da sempre pone attenzione agli studenti con certificazione di DSA!
Un paio di anni fa l’Ateneo mi ha chiesto di redigere un vademecum per i DSA e i BES, cioè i Bisogni Educativi Speciali a essi correlati, che viene inviato digitalmente a tutti i docenti, in modo che possano avere tutti gli strumenti necessari per favorire la formazione di studenti con DSA, ponendoli quindi nelle migliori condizioni possibili per apprendere. Da un’analisi delle certificazioni inviate, UniCamillus cerca di fornire loro gli strumenti compensativi e dispensativi più adeguati.»
DSA ed esami: gli studenti hanno difficoltà ad essere in corso?
«Alcuni studenti in effetti hanno difficoltà a essere in regola con gli esami, dimostrandosi anche maggiormente interessati al rendimento piuttosto che al tempo impiegato per raggiungere determinati risultati. Spesso mi hanno detto “Non importa se vado un po’ fuori corso, quello che conta è raggiungere l’obiettivo della laurea”. Proprio per questo ci troviamo spesso a ragionare insieme sul piano di studi e su quali esami preparare per ogni sessione disponibile: questo li aiuta ad avere una maggiore organizzazione mentale degli obiettivi e soprattutto degli step necessari per arrivare alla laurea.»
Quali sono le principali paure e le preoccupazioni degli studenti DSA che si rivolgono a lei?
«Molte studentesse e molti studenti temono di non riuscire a ottenere gli stessi risultati dei compagni di corso. Questo li condiziona abbastanza, facendo loro percepire uno stigma legato a questa condizione. Riportano infatti spesso ansia da prestazione agli esami, ma anche all’idea di relazionarsi con i compagni (questo è riscontrabile soprattutto nelle matricole).
Uno degli obiettivi di UniCamillus è proprio quello di far sentire questi studenti in un ambiente sicuro e rilassato, dove saranno posti nelle condizioni di raggiungere gli stessi risultati che possono raggiungere i loro compagni, premiando quindi il merito, l’impegno e l’effettiva preparazione.»
Ci sono progetti in vista?
«Abbiamo in cantiere degli eventi di sensibilizzazione e consapevolezza sui DSA rivolti ai docenti, per creare una vera e propria cultura DSA-friendly, basata su accettazione, coscienza e sensibilità verso la tematica.»