Ne parliamo con il Prof. Massimo Gravante, Docente di Dermatologia presso l’Università UniCamillus
Tempo di sole, mare e abbronzatura. La pelle dorata maschera la maggior parte dei difetti che il pallore dell’inverno mostra spietatamente, come occhiaie, brufoli e punti neri. Così come le giornate sulla spiaggia si prestano a bagni rinfrescanti, passeggiate in riva al mare e partite a pallavolo improvvisate. Eppure, tra tintarella e divertimento, sono tante le donne che non rinunciano al make up sulla spiaggia. Ma sarà davvero una buona scelta? Non ci riferiamo, ovviamente, al fatto che il trucco possa sbavarsi: sono decenni ormai che in commercio esistono le varianti waterproof dei cosmetici. Alludiamo invece a problematiche dermatologiche che l’esposizione solare, unita alla presenza di determinati ingredienti nell’INCI dei prodotti da maquillage, può provocare o esasperare.
Ne abbiamo parlato con il Prof. Massimo Gravante, Docente di Dermatologia e Parassitologia Generale presso l’Università UniCamillus.
La parola chiave è “stratificare”
«Quando siamo al mare, la pelle affronta stimoli a cui non è normalmente abituata: sulla spiaggia, infatti, siamo sottoposti a umidità, alta temperatura, raggi ultravioletti, vento e salinità – spiega Gravante – Per questo alla domanda “trucco sì o trucco no”, la risposta è “dipende”». Dipende, infatti, dalla condizione di partenza della nostra pelle: se soffriamo di condizioni che peggiorano con l’esposizione solare, quali la porfiria, la dermatite allergica da contatto, la dermatite polimorfa solare e la rosacea, meglio andare in vacanza… prendendosi una vacanza anche dal make up! «Per essere belli in spiaggia, meno cose applichiamo e meglio è!» suggerisce il nostro esperto.
Tuttavia, se non soffriamo di particolari allergie o patologie e non vogliamo assolutamente rinunciare al trucco in spiaggia, il Prof. Gravante suggerisce la tecnica del layering, ossia della “stratificazione di prodotti”.
Il layering cambia a seconda del tipo di pelle. «Se si tratta di una pelle secca e arida, è importante applicare prima una crema idratante, meglio ancora se rinforzata con degli antiossidanti. Una volta assorbita questa, si può usare la crema solare vera e propria, con fattore di protezione 50+. Come ultimo strato, meglio evitare il fondotinta, e orientarsi per una BB cream (nel caso di pelli giovani e delicate) o una CC cream (se la pelle ha più imperfezioni da coprire)». Nel caso di pelle grassa e acneica, meglio propendere per un gel al posto della crema. Se invece la pelle è giovane ed elastica, lo specialista suggerisce la possibilità di saltare lo step iniziale della crema idratante. E se la BB cream contiene già il fattore di protezione? «Se l’SPF è 50+, si può evitare la crema solare vera e propria».
Prodotti da evitare sulla spiaggia
Occhio all’INCI dei prodotti da utilizzare al mare, che si tratti di creme o make up. «Gli ingredienti da evitare sulla spiaggia sono l’acido salicilico, l’acido retinoico e il retinolo – allerta Gravante – Anche se in inverno aiutano a combattere le rughe, in estate l’azione del sole ne potenzia l’effetto irritante».
Un altro elemento a cui prestare attenzione è quanto è datato un cosmetico e come è stato conservato. «I filtri solari hanno bisogno, a loro volta, di essere protetti dai raggi solari! Quindi devono essere conservati ad una temperatura idonea, così come è meglio evitare le creme dell’anno precedente – specifica il Prof. Gravante – Il make up, inoltre, dev’essere “fresco”: se il prodotto è secco e non è uniforme, c’è l’alto rischio che si sia verificata una proliferazione batterica».
Potenzialmente irritanti sono anche i profumi, che sono tra le sostanze maggiormente allergizzanti: meglio sostituirli con le acque profumate, meno fragranti ma più sicure sulla pelle.
Il buon senso vince sempre
Ovviamente, l’utilizzo di prodotti specifici e anallergici e la rinuncia al trucco non sono, da soli, un’assicurazione contro ustioni, dermatiti e scottature! «Sulla spiaggia bisogna prendere sempre le giuste precauzioni – conclude Gravante – Bisogna applicare la crema solare ogni 2 ore e comunque dopo ogni bagno in mare. È importante evitare il sole nel momento in cui è più violento, ossia tra le ore 11:30 e le 16. Occorre stare attenti alle giornate nuvolose, perché le nuvole filtrano i raggi solari e riflettono i raggi a loro volta riflessi dalla superficie del mare, potenziandone l’effetto dannoso. Infine, occorre idratarsi molto e mangiare frutta estiva di colore rosso e arancione, ricca di beta-carotene, che è un importante antiossidante alleato della pelle».