I ricercatori dell’Università di Oxford, in collaborazione con l’Università del Surrey, hanno scoperto nel più grande studio mai realizzato sul tema, che il tumore al pancreas può essere diagnosticato fino a tre anni prima del manifestarsi delle cellule tumorali (clicca qui per leggere i risultati della ricerca).
Lo studio ha preso in analisi i sintomi più diffusi che solitamente precedono la rivelazione del cancro al pancreas negli esseri umani: perdita di peso, glicemia alta e diabete. I ricercatori sono quindi giunti alla conclusione che chiunque soffra di uno di questi disturbi (o malattia nel caso del diabete) abbia più possibilità di manifestare il tumore.
Per approfondire le teorie, gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 10 milioni di persone in tutto il Regno Unito, così da coprire quanta più popolazione possibile e rafforzare l’esito dello studio. «Abbiamo estratto le informazioni sulle diagnosi del cancro al pancreas correlate ai tre sintomi d’interesse, e abbiamo studiato come questi cambino nel tempo», dicono i ricercatori.
«Inizialmente abbiamo confrontato», continuano «l’indice di massa corporea per la perdita di peso e l’HbA1c (o emoglobina) per la glicemia, di quasi 9.000 persone che avevano ricevuto una diagnosi di cancro al pancreas, con quelli di un gruppo di quasi 35.000 persone che non avevano invece la malattia. Abbiamo scoperto che la drammatica perdita di peso nelle persone con cancro al pancreas è iniziata già due anni prima che ricevessero la diagnosi fatale».
I ricercatori poi si sono soffermati su un importante dettaglio: «La nostra analisi ha rivelato che la perdita di peso nelle persone con diabete era associata a un rischio maggiore di sviluppare il cancro al pancreas rispetto alle persone senza diabete», aggiungono «l’aumento dei livelli di glucosio nelle persone senza diabete era associato a un rischio più elevato di cancro al pancreas rispetto alle persone con diabete e basta. I risultati suggeriscono che la perdita di peso inspiegabile, principalmente nelle persone con diabete (ma non esclusivamente) dovrebbe essere trattata con sospetto. Inoltre, l’aumento dei livelli di glucosio, specialmente nelle persone che non aumentano di peso, dovrebbe essere considerato un campanello d’allarme circa la presenza de cancro al pancreas».
«Stiamo anche cercando di integrare queste informazioni in uno strumento più complesso (un algoritmo) che i medici possano utilizzare in futuro. L’uso combinato delle variazioni di peso e glucosio e potenzialmente l’incorporazione di altri sintomi chiave del cancro del pancreas (urina scura, feci chiare, pelle giallastra) è molto più efficace che esaminare ciascuna di queste misure separatamente. Tale strumento potrebbe essere la chiave per migliorare la diagnosi precoci e salvare molte vite umane» concludono i ricercatori di Oxford e Surrey.