Li chiamano ‘bambini piuma’ per via delle poche centinaia di grammi di peso che raggiungono al momento della nascita: sono i bimbi nati pre termine, o prematuri. Neonati che fino a pochi anni fa rischiavano di vedere il proprio percorso di crescita a rischio di complicazioni, ma che oggi grazie alla ricerca procede nel suo sviluppo “senza conseguenze”, come ha tenuto a specificare il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il titolare del dicastero ha ricordato come “ogni giorno nel mondo un neonato su dieci nasce prima del termine. Il nostro Servizio sanitario nazionale offre cure e attenzioni a tutti i bambini prematuri” continuando a investire nella ricerca.
I numeri diffusi dalla Società Italiana di Neonatologia raccontano una storia molto chiara: ogni anno nascono nel mondo circa 15 milioni di neonati prematuri, cioè prima della 37ª settimana di gestazione; in Italia oltre 30.000, il 6,9% delle nascite. Un tasso che con la pandemia è aumentato all’11,2% nei parti da donne con infezione da Sars-Cov-2.
“Il tasso di sopravvivenza dei neonati prematuri è in continuo miglioramento, grazie ai progressi in ambito medico-scientifico – spiega la SIN – tuttavia, esistono ancora grandi disomogeneità nell’assistenza dei piccoli pretermine. L’organizzazione delle cure, la formazione dei professionisti sanitari e le strutture variano ampiamente, non soltanto in Europa, ma anche tra regioni e tra i vari ospedali di una stessa regione”.
Si tratta di bambini che, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, “hanno spesso bisogno di cure speciali e talora intensive per un certo periodo di tempo dalla nascita, da pochi giorni fino nei casi gravi ad alcuni mesi”.
Oltre alla necessaria assistenza medica ed infermieristica, che ha compiuto enormi passi avanti negli ultimi 30 anni, a rivestire un’importanza particolare per ridurre le complicanze connesse alla prematurità ed in generale per migliorare lo sviluppo neuro-cognitivo di questi bambini è la nutrizione.
Il contatto pelle a pelle e l’allattamento al seno ricoprono infatti un momento essenziale dello sviluppo del neonato: un obiettivo importante che viene perseguito dalla campagna “Zero separation”, promossa da EFCNI European Foundation for the Care of Newborn Infants e supportata dalla SIN e da tante altre società scientifiche ed associazioni in tutto il mondo.
Il Presidente della Società Italiana di Neonatologia Luigi Orfeo, ha tenuto inoltre a sottolineare che i neonatologi fanno il massimo “per migliorare la rete dei punti nascita italiani”. L’impegno dei sanitari è quello di “garantire l’accesso dei genitori senza limitazioni di orari, nelle Terapie Intensive Neonatali (TIN), dove i bambini nati pretermine vengono trasferiti e dove possono restare anche per mesi; per continuare a promuovere l’importanza dell’allattamento al seno e della donazione del latte materno, attraverso le Banche del Latte Umano Donato (BLUD) e per il riconoscimento dei Servizi di Follow-up neonatale”.
Iniziative, queste, che certamente verranno adottate per Costanza, di appena 680 grammi alla nascita, la piccola testimonial scelta per questa giornata. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ha posato per i social con una maglietta viola ed il nome della piccola, ha affermato che “è solo grazie ai continui progressi della medicina all’impegno e alla professionalità di quanti operano nel Servizio sanitario nazionale che è possibile donare un futuro migliore alla maggior parte di questi piccoli pazienti. Oggi siamo tutti Costanza. Oggi siamo tutti nati prematuri”.