Anche quella del 2025 si è rivelata una primavera in cui sono sbocciati concetti come prevenzione, consapevolezza e buone abitudini di igiene orale. E, come ogni successo che si rispetti, va celebrato. Così, la quarta edizione del Progetto di Prevenzione della Salute Oro-Funzionale e delle Malocclusioni, promosso dal Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università UniCamillus, si è conclusa ufficialmente il 28 maggio con una cerimonia presso l’Auditorium dell’Ateneo.
Un’iniziativa gratuita che ha preso il via lo scorso 11 marzo, e che quest’anno ha visto coinvolti circa 450 alunni delle classi elementari e medie dell’Istituto Comprensivo Piersanti Mattarella, nel quartiere Casal Bertone-Collatino.
Il progetto consiste in visite odontoiatriche gratuite rivolte a piccoli pazienti dai 6 ai 14 anni, che frequentano gli istituti presenti nel territorio adiacente all’Ateneo medico. Ogni anno si collabora con un istituto scolastico diverso. Ad effettuare queste visite sono i docenti di UniCamillus, assistiti e osservati dagli studenti del II anno di Odontoiatria e Protesi Dentaria: in questo modo, gli universitari possono studiare da vicino le problematiche pediatriche del cavo orale, e i piccoli possono usufruire di visite dentistiche completamente gratuite, oltre che di consigli su come mantenere in salute i propri dentini.
L’incontro finale ha riunito sul palco e in platea tutti i protagonisti del progetto: bambini, docenti, dirigenti scolastici, studenti universitari e professori UniCamillus, celebrando così un progetto che ha saputo coniugare la dimensione clinica e quella educativa, restituendo un forte messaggio di prevenzione, ma anche di umanità e di consapevolezza. E, a quanto pare, il risultato è stato eccellente!
Un progetto nato dal territorio per il territorio
La prima a mostrare entusiasmo e voglia di parlare di quanto è avvenuto in questi mesi è stata la Dirigente Scolastica del Piersanti Mattarella, la Prof.ssa Annarita Tiberio. «Che dire?! Sono onorata di aver preso parte ad un progetto legato ad una missione etica come quelli di Terza Missione di UniCamillus – ha affermato soddisfatta – Sono venuta a conoscenza di questo progetto un anno fa, perché ne ho sentito parlare molto bene da altri colleghi dirigenti di istituti scolastici che avevano partecipato alle edizioni passate». Un’adesione che riflette i valori di questa scuola, «che crede profondamente nell’educazione civica e nella formazione alla prevenzione e alla salute».
La scuola, infatti, fa già parte della Rete Lazio delle Scuole che Promuovono Salute (SPS), e ha integrato il progetto all’interno dell’offerta formativa, attivando percorsi interdisciplinari con i docenti di Scienze nella scuola secondaria di primo grado, che in classe hanno sviluppato approfondimenti su igiene orale, alimentazione, dentizione e scheletro. «È stato un percorso educativo a tutto tondo – ha confermato la Prof.ssa Marika Muzzillo, dell’Istituto Piersanti Mattarella – non solo informazione, ma anche crescita personale». E i risultati sono stati resi ben visibili dall’abile creazione di un cartellone che gli studenti delle scuole medie hanno presentato fieramente sul palco, dimostrando di aver imparato come sono fatti i denti, la differenza tra permanenti e decidui (o “da latte”) e l’importanza di mantenerli sani.
Ma non solo formazione e consapevolezza: molti ragazzi delle scuole medie si apprestano a decidere già cosa vogliono fare da grandi e, venendo a contatto con i nostri futuri odontoiatri, si sono innamorati della professione del “dentista”. «Per questo, per la scuola secondaria di primo grado, abbiamo inserito la figura professionale dell’odontoiatra anche nel nostro progetto di orientamento – ha spiegato la Tiberio – I nostri ragazzi sono venuti a conoscenza di una professione e di una realtà come UniCamillus, e si sono incuriositi parecchio: dovendosi iscrivere alle superiori, devono già conoscere le professioni a cui potrebbero ambire». Insomma… da piccoli pazienti a possibili futuri dentisti!
Dalla paura del dentista a quella dell’apparecchio
Il progetto ha contribuito anche ad abbattere stereotipi e paure. «Molti di questi bambini, soprattutto i più piccoli, non si erano mai sottoposti ad una visita odontoiatrica prima d’ora. Tuttavia, malgrado il timore iniziale dei bimbi che temevano l’incontro col famigerato “dentista”, l’esperienza condivisa con i compagni è stata rassicurante e costruttiva – ha osservato la Prof.ssa Tiberio – Proprio la giovane età degli studenti universitari che hanno assistito alle visite ha messo i bambini a loro agio, presentandoli come figure positive, professionali e giocose insieme».
«È stata una grande opportunità anche per noi – ha raccontato Marco Bravi, rappresentante degli studenti UniCamillus che hanno incontrato i bambini nelle scuole – Abbiamo imparato tanto, e siamo felici di aver contribuito a sdoganare l’idea che il dentista sia un essere spaventoso!».
A tal proposito, un momento insieme tenero e divertente, è stato quello della presentazione del video dei bambini delle scuole elementari, che hanno realizzato un cartone animato doppiato proprio da loro. In questo cartone si raccontava la storia di un giovanissimo studente che andava per la prima volta da una dentista. Il piccolo protagonista, prima terrorizzato, ha concluso la visita affermando di non aver sentito alcun male, riconoscendo quindi l’infondatezza delle proprie paure iniziali.
Ma la paura correlata ai denti non è solo quella del dolore fisico. La Prof.ssa Annamaria Lembo (Istituto Piersanti Mattarella) ha sottolineato il lato emotivo del rapporto con il proprio aspetto, e quindi anche col proprio sorriso: «Molti ragazzi alle medie portano apparecchi ortodontici, e a volte vivono con disagio questa fase. Grazie a questo progetto, il tema è stato affrontato con serenità e condivisione tra pari: un’occasione per non sentirsi soli o “diversi”».
UniCamillus: al servizio dei più piccoli
Nel suo intervento, la Prof.ssa Paola Cozza, Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria presso UniCamillus nonché ideatrice del progetto, ha evidenziato la bellezza di un programma che, ogni anno, «unisce studenti piccoli e grandi, accomunati dalla voglia di conoscere le problematiche del cavo orale e prendersi cura della propria salute».
«Questo progetto rappresenta l’anima della nostra Terza Missione – ha aggiunto la Prof.ssa Roberta Lione, Docente UniCamillus e coordinatrice scientifica insieme alla Prof.ssa Giuseppina Laganà – In questo modo UniCamillus porta la medicina fuori dall’Ateneo e la trasforma in relazione concreta con il territorio. A UniCamillus crediamo che il medico debba essere prima di tutto empatico, e non solo un operatore sanitario: ecco perché crediamo in una formazione umana oltre che tecnica».
Come ricorda la Prof.ssa Lione, a UniCamillus stanno a cuore i bambini, che racchiudono «l’innocenza, la dolcezza delle relazioni umane e la speranza nel futuro». Proprio per questo ha annunciato l’apertura prossima di una clinica odontoiatrica dell’Ateneo, per garantire continuità assistenziale e consolidare il legame con la comunità locale.
Un percorso condiviso, umano, scientifico ed educativo. Un piccolo seme di consapevolezza che, grazie anche a progetti come questo, può crescere in salute, giorno dopo giorno.
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