Urologia robotica: prima operazione in Italia di doppio tumore con Da Vinci Single Port, grazie a team di UniCamillus e Policlinico Abano

Unico caso in Italia e senza precedenti nella letteratura internazionale: il paziente è stato dimesso dopo soli due giorni

Al Policlinico Abano, centro del Gruppo Ospedaliero Leonardo e sede della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università UniCamillus, è stato eseguito un intervento di portata eccezionale per la chirurgia urologica italiana e internazionale. Un paziente di 55 anni è stato sottoposto, nella stessa seduta operatoria, alla rimozione di un tumore della prostata e di una neoplasia renale mediante il robot Da Vinci Single Port, tecnologia che permette di operare attraverso un unico accesso di circa tre centimetri.

UniCamillus al centro dell’innovazione chirurgica: caso unico in Italia

L’operazione rappresenta un caso unico in Italia e non descritto nella letteratura scientifica internazionale, grazie alla combinazione di un approccio chirurgico altamente mininvasivo e di una gestione anestesiologica innovativa e personalizzata, caratterizzata da un utilizzo minimo di farmaci oppiacei. Il paziente è stato dimesso dopo soli due giorni, in buone condizioni cliniche e con un recupero sorprendentemente rapido.

L’intervento è stato realizzato dall’équipe guidata dal Professor Luigi Schips, Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia di UniCamillus – nonché docente di Urologia nello stesso Ateneo – che coordina nella sede aponense un percorso formativo strettamente integrato con attività cliniche di altissima complessità. 

Resezione senza clampaggio: massima preservazione della funzionalità renale

La resezione del tumore renale è stata effettuata senza clampaggio dei vasi, cioè senza ridurre momentaneamente l’afflusso di sangue al rene: in tale modo, si è ridotto al minimo il rischio di danno ischemico e si è preservata in modo ottimale la funzionalità del rene. L’assenza di punti di sutura sulla parte sana dell’organo rappresenta un ulteriore elemento di mininvasività. L’intervento è stato inoltre eseguito con il paziente in posizione supina, una scelta resa possibile dall’approccio robotico e in grado di garantire migliori condizioni respiratorie e circolatorie.

«Quando è indicato procedere con la prostatectomia radicale e la nefrectomia parziale nello stesso intervento, il paziente evita di sottoporsi a due interventi distanziati nel tempo – spiega il Professor Luigi Schips – Inoltre, il recupero è più veloce e i tempi di degenza sono ridotti grazie alla mininvasività della tecnologia chirurgica che abbiamo a disposizione e all’estrema precisione degli strumenti miniaturizzati del robot con i quali asportiamo prostata e parte del rene e le relative neoplasie».

Determinante è stata la collaborazione con l’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del Policlinico – diretta dal Dott. Nicola Langiano – che ha adottato un approccio combinato basato su anestesia spinale e anestesia generale senza intubazione orotracheale. Tale impostazione, resa possibile dal ridotto impatto dell’intervento Single Port sulle pressioni endoaddominali e intratoraciche, ha permesso di limitare in modo significativo l’uso di oppiacei.

Nel post-operatorio, il paziente non ha necessitato di ulteriori analgesici oppioidi e ha ripreso ad alimentarsi poche ore dopo l’intervento, senza nausea né complicanze, a conferma dell’efficacia dell’analgesia multimodale impiegata.

Fondamentale anche la sinergia con l’Unità Operativa di Urologia, diretta dal Dottor Daniele Romagnoli, nella gestione del paziente prima, durante e dopo l’intervento.

Il ruolo strategico della Scuola di Specializzazione in Urologia di UniCamillus

La presenza della Scuola di Specializzazione in Urologia di UniCamillus all’interno del Policlinico Abano consente di sviluppare e trasferire immediatamente nella pratica clinica le innovazioni più avanzate, contribuendo a definire nuovi standard per il trattamento delle patologie urologiche oncologiche.

«La nostra Scuola di Specializzazione in Urologia, sotto la guida del professor Schips, non solo partecipa, ma contribuisce attivamente a creare interventi che segnano un avanzamento nella pratica medica internazionale – afferma Gianni Profita, Rettore UniCamillus – La collaborazione con il Policlinico Abano rafforza il nostro impegno nell’unire ricerca, tecnologia e formazione clinica di eccellenza».

UniCamillus considera questo risultato una tappa fondamentale del proprio impegno nel promuovere una formazione specialistica orientata alla sicurezza del paziente, alla riduzione dell’invasività e all’integrazione delle tecnologie robotiche più evolute.