Un libro sulla farmacologia clinica per supportare il lavoro dei medici: lo presenta la Professoressa di UniCamillus Veronica Ojetti

Un compendio di pronto intervento per i giovani medici, ma anche per i più navigati. Questo è, secondo la Professoressa di UniCamillus Veronica Ojetti, il libro Farmacologia Clinica e Terapia Sistematica in Medicina Critica e d’Emergenza, pubblicato da Idelson Gnocchi. Si tratta di una raccolta di contributi scritti, dal taglio manualistico, sintetico e schematico, per dare uno strumento di pronta consultazione sul tema della farmacologia, appunto. Farmacologia clinica – si legge nella presentazione del libro stesso – e terapia sistematica sono le colonne portanti e le connessioni tra la medicina critica e la medicina d’emergenza-urgenza; due distinte discipline simili, che si intrecciano con altre specializzazioni per garantire le cure ai pazienti.

A curarne l’edizione sono stati il Dottor Christian Zanza e la Dottoressa Yaroslava Longhitano, entrambi medici specializzati in medicina d’emergenza-urgenza ed esperti in tossicologia e farmacologia. La Professoressa Ojetti, docente in UniCamillus di Medicina Interna, nel Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, insieme a numerosi altri colleghi di varie università e enti, ha dato il suo contributo a questa opera nella parte di sua specifica competenza, la gastroenterologia appunto, e racconta così come è nato il suo coinvolgimento in questo lavoro collettivo:

“Christian Zanza è un collega, specialista in rianimazione, con il quale lavoravo al Gemelli. Era uno dei miei specializzandi. Ha avuto l’idea di creare uno strumento facile e comodo da usare, che in effetti mancava nell’ambito della farmacologia. Sono stata molto felice di poter partecipare attivamente alla realizzazione di quest’opera. Zanza ha riunito diversi colleghi dall’Italia, ma anche da fuori; medici e professori da molte realtà differenti, ciascuno che potesse portare il proprio contributo di esperienza, curandone una parte”.


Come è strutturato il libro?

“È diviso in due sezioni. Una è dedicata specificamente a farmaci e principi attivi, con attenzione alla farmacocinetica e alla farmacodinamica, indicazioni sugli effetti e sulle dosi da applicare, anche per bambini e anziani, interazioni con altri farmaci, tutte indicazioni importantissime per un medico che si trova a dover somministrare farmaco, magari anche con urgenza, a un paziente. Oppure semplicemente come integrazione allo studio dei classici manuali di medicina, che ovviamente non possono contenere anche approfondimenti particolari e dettagliati su ogni singola molecola farmacologica. La seconda parte invece è dedicata alle patologie sistematiche, con le varie indicazioni su quali farmaci possono essere somministrati per ciascuna patologia. Anche qui, non viene certo approfondita tutta la malattia, ma alle varie voci di cui si compone questo testo si trovano subito quelle risposte che serve, e quindi dare al paziente, nell’immediato. Si trova subito l’indicazione di quali siano i primi rapidi interventi farmacologici da fare per affrontare un determinato problema”.


Nell’era di internet e dell’intelligenza artificiale che valore ha ancora un libro come questo?

“Intanto vedere un libro sulla scrivania di un medico, che lo consulta per cercare di dare la risposta migliore possibile al paziente, a mio avviso dà un impatto di professionalità di gran lunga maggiore rispetto a veder digitare su un tablet o un telefonino. Ma al di là di questo aspetto formale, cui io sono ancora comunque molto legata, ci sono una serie di problemi pratici, che oggettivamente è più complicato e lungo risolvere con internet. Digitando su un motore di ricerca esce fuori qualsiasi cosa. Quindi bisogna intanto non perdersi nel mare magnum di indicazioni. In secondo luogo, sui siti e sui portali più accreditati e noti nell’ambito medico-farmacologico, sui quali quindi si va a botta sicura per così dire, senza perder tempo con le altre occorrenze proposte dalla ricerca on line, bisogna comunque collegarsi e registrarsi per avervi accesso completo. Poi comunque anche lì c’è una enorme quantità di informazioni tra cui dover pescare. Il processo rischia quindi di essere molto più dispersivo, rispetto a un compendio che si può invece tenere a portata di mano sulla propria scrivania. In più non scordiamo che in molti ospedali o strutture sanitarie in generale, l’accesso alla rete internet può essere limitato, per un discorso di cybersecurity a tutela dei dati dei pazienti. Quindi in realtà non è sempre possibile cercare risposte su internet per un medico, anche se si volessero consultare solo le fonti più autorevoli”.


Sembra quindi uno strumento indispensabile…

“Di sicuro questo libro è pensato per essere uno strumento di ausilio. Nasce dall’iniziativa di chi da anni fa questa professione e sa quindi cosa può essere davvero utile per rispondere ad alcune criticità che si pongono lavorando e di cui ci si rende conto solo facendone esperienze dirette. Per questo dico che secondo me questo libro può essere molto utile per i giovani medici. Penso ad esempio a chi si trova a dover svolgere le prime guardie notturne e può trovarsi spiazzato in determinate situazioni. A maggior ragione oggi che la Laurea è già abilitante. Un conto infatti sono le cose che si studiano sui libri e che vanno imparate e sapute bene. Ma poi la realtà ha mille sfaccettature diverse. E avere a portata di mano uno strumento di supporto, facile da consultare e che può darti subito la risposta che cerchi, nel caso specifico su un farmaco da somministrare, secondo me è importantissimo. È chiaro che un medico, soprattutto se esperto, ma anche se alle prime armi, deve avere un determinato background formativo per poter consultare questo testo. Una patologia va riconosciuta a prescindere da ciò che può essere scritto in un compendio. È ovvio. Come lo è altrettanto il fatto che non si possa essere onniscienti su qualsiasi caso particolare si presenti nello studio medico o in corsia”.